L’impatto dell’intelligenza artificiale nell’industria manifatturiera italiana

L’intelligenza artificiale (IA) non è più una visione futuristica, ma una realtà che sta trasformando radicalmente l’industria manifatturiera italiana. Da semplice automazione, l’IA si è evoluta in un motore di innovazione, capace di aumentare l’efficienza, la competitività e di aprire scenari inediti per il settore. Questo articolo esplora l’impatto dell’IA, le sue applicazioni concrete, le sfide e le prospettive future per il manifatturiero italiano.

Un’Ondata di Innovazione: Crescita e Applicazioni dell’IA

L’industria manifatturiera globale sta investendo massicciamente nell’intelligenza artificiale, con una spesa che si prevede raggiungerà i 13,2 miliardi di dollari entro il 2025 (Key4biz). L’Italia non è da meno, con un mercato dell’IA che ha raggiunto i 500 milioni di euro nel 2023 e si stima arriverà a 700 milioni nel 2025 (Rome Business School). Questa crescita è trainata dalla consapevolezza che l’IA è un fattore strategico per la competitività. L’84% delle organizzazioni a livello globale la considera essenziale per ottenere un vantaggio competitivo, e il 75% la vede come un abilitatore per l’accesso a nuovi mercati (Key4biz).

Applicazioni Trasformative

L’IA sta rivoluzionando diversi ambiti del manifatturiero italiano:

Automazione Intelligente

L’IA va oltre la semplice automazione, consentendo a robot e sistemi di eseguire compiti complessi e adattarsi a variabili in tempo reale. Ad esempio, nella produzione di componenti elettronici, robot dotati di visione artificiale possono individuare e correggere difetti con una precisione superiore a quella umana, riducendo drasticamente gli scarti.

Manutenzione Predittiva: Zero Fermi Macchina

Grazie all’analisi dei dati provenienti dai sensori, l’IA può prevedere guasti e malfunzionamenti prima che si verifichino. Un’azienda che produce macchinari industriali, ad esempio, può monitorare costantemente le vibrazioni e la temperatura dei motori, intervenendo preventivamente per evitare costosi fermi macchina (QuiFinanza).

Supply Chain: Efficienza e Resilienza

L’IA ottimizza la gestione della catena di approvvigionamento, prevedendo la domanda, gestendo le scorte e automatizzando gli ordini. Un’azienda alimentare, ad esempio, può utilizzare l’IA per prevedere la domanda di prodotti stagionali, riducendo gli sprechi e garantendo la disponibilità dei prodotti (Agenda Digitale).

Controllo Qualità: Verso la Perfezione

Sistemi di visione artificiale, addestrati con algoritmi di machine learning, ispezionano i prodotti in tempo reale, identificando difetti impercettibili all’occhio umano. Un’azienda tessile, ad esempio, può utilizzare l’IA per rilevare difetti nei tessuti, garantendo una qualità costante e riducendo i resi (Regesta LAB).

Sostenibilità: un Obbiettivo Raggiungibile

L’intelligenza artificiale è un potente strumento per l’ottimizzazione dei consumi energetici. Attraverso l’analisi dei dati l’AI è in grado di individuare sprechi e inefficienze, e di suggerire azioni correttive (TeamSystem).

Intelligenza Artificiale Generativa: Un Nuovo Paradigma

L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) rappresenta un’ulteriore evoluzione, con il potenziale di creare nuovi contenuti, modelli e soluzioni. Sebbene il suo impatto diretto sul manifatturiero sia ancora in fase di esplorazione, la GenAI si preannuncia come un potente strumento per l’innovazione, in grado di supportare la progettazione di nuovi prodotti, l’ottimizzazione dei processi e la gestione della conoscenza aziendale (Industria Italiana).

Casi di Successo: L’IA in Italia

Diverse aziende italiane stanno già raccogliendo i frutti dell’IA:

Stevanato Group: Qualità Farmaceutica al Top

Stevanato Group, leader nella produzione di packaging in vetro per l’industria farmaceutica, ha implementato sistemi di ispezione basati sull’IA che hanno ridotto i falsi positivi fino a 10 volte e migliorato il tasso di rilevamento del 5%, garantendo la massima qualità dei contenitori (Industria Italiana).

Dolomiti Energia: Energia Idroelettrica Intelligente

Dolomiti Energia utilizza l’IA per ottimizzare la gestione degli impianti idroelettrici e personalizzare i servizi per i clienti, migliorando l’efficienza e la sostenibilità della produzione energetica (Industria Italiana).

Snam e Italgas: Reti Energetiche del Futuro

Snam e Italgas stanno integrando l’IA nelle loro infrastrutture per migliorare l’efficienza, la flessibilità e l’affidabilità delle reti di distribuzione del gas, contribuendo alla transizione energetica (Industria Italiana).

IT4LIA e le AI Factories

Un’ulteriore prova dell’importanza data all’intelligenza artificiale è l’iniziativa IT4LIA, un progetto che ha portato alla creazione di una delle prime AI Factories europee a Bologna, nel cuore della Data Valley (Invest in Emilia-Romagna).

Sfide, Etica e Impatto sul Lavoro

L’adozione dell’IA nel manifatturiero italiano presenta sfide significative. La complessità dei sistemi IT esistenti, la carenza di competenze digitali (Tech4Future) e la necessità di garantire la protezione dei dati e la privacy sono ostacoli da superare. Inoltre, l’IA solleva questioni etiche riguardanti la trasparenza degli algoritmi, la responsabilità delle decisioni automatizzate e il rischio di discriminazione. È fondamentale affrontare questi aspetti per garantire un’adozione responsabile dell’IA.

L’IA e il Futuro del Lavoro

L’IA avrà un impatto significativo sul mercato del lavoro. Se da un lato si prevede la perdita di posti di lavoro in alcune mansioni ripetitive, dall’altro si creeranno nuove professioni legate allo sviluppo, all’implementazione e alla gestione dei sistemi di IA (Rome Business School). La riqualificazione e la formazione continua saranno cruciali per preparare i lavoratori alle nuove sfide.

Collaborazione e Prospettive Future

La collaborazione tra aziende, istituzioni, centri di ricerca e università è fondamentale per accelerare l’adozione dell’IA. Iniziative come l’AI Hub di Microsoft Italia e la cooperazione trilaterale tra Italia, Germania e Francia (MIMIT) sono esempi di come si stia creando un ecosistema favorevole all’innovazione. I Competence Center e gli European Digital Innovation Hubs (EDIH) offrono supporto alle aziende, fornendo competenze, infrastrutture e formazione.

Conclusione: Verso un’Industria Manifatturiera ‘AI-Powered’

L’intelligenza artificiale è destinata a trasformare radicalmente l’industria manifatturiera italiana, rendendola più efficiente, competitiva, sostenibile e resiliente. Le aziende che sapranno cogliere le opportunità offerte dall’IA, affrontando le sfide con un approccio strategico e responsabile, saranno protagoniste di questa rivoluzione. L’Italia ha le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano in questa trasformazione, grazie alla sua eccellenza manifatturiera, alla sua capacità di innovazione e alla crescente attenzione verso le tecnologie digitali.

Approfondimenti e Risorse

Per saperne di più sull’impatto dell’IA nel settore manifatturiero italiano, vi invitiamo a consultare le fonti citate in questo articolo e a contattare esperti del settore per una consulenza personalizzata. Il futuro dell’industria manifatturiera è già qui: non perdete l’occasione di farne parte.

La tecnologia applicata alla medicina

Microchip per curare malattie e dipendenze; arti bionici in materiali leggeri e aerodinamici; impianti sempre meno invasivi per migliorare l’aspetto fisico in pazienti sfigurati, traumatizzati, malati. La tecnologia al servizio dell’uomo sta compiendo enormi passi da gigante, arrivando al punto che è difficile immaginare le prossime evoluzioni delle ricerche mediche in questo settore: ogni pochi mesi viene annunciata una innovazione che ai non esperti può sembrare fantascienza.

L’esempio della chirurgia estetica

Senza addentrarci troppo in territori di assoluta frontiera, basti pensare al mondo della chirurgia estetica. Tutti la conosciamo (o conosciamo qualcuno che si è concesso il cosiddetto “ritocchino”). Qualcuno dirà che non si può parlarne come di una delle tecnologie più importanti dell’era moderna, ma noi ci permettiamo di dissentire: questa branca della medicina ha migliorato la vita a milioni di persone, come dimostra il successo di https://motiva.health/it/ uno dei leaderassoluti del settore.

In pochi anni, gli interventi praticati sono diventati sempre più sofisticati e sempre meno impattanti sul corpo dei pazienti. Una realtà europea sempre più nota come Motiva spiega su https come le cicatrici siano ridotte al minimo per evitare situazioni di imbarazzo in chi si sottopone a una procedura migliorativa.

Da sempre al lavoro per la salute della donna, Motiva fornisce chiari esempi, anche visivi, che mostrano come sia stato possibile applicare la ricerca più avveniristica ai migliori siliconi a uso medicale, in modo da creare protesi sicure e su misura per donne di diverse fisicità, età e condizioni mediche. A tal proposito, ricordiamo che la mastoplastica additiva non si pratica solo per questioni di vanità, ma anche per aiutare donne che hanno subito una mastectomia.

I costi? Sorprendentemente alla portata

Il mondo della chirurgia estetica è uno di quelli dove, nonostante evoluzioni e avanzamenti tecnici, gli interventi sono diventati più economici. I materiali per le protesi sono più facilmente reperibili, e a prezzi abbordabili non solo per quel famoso 1% della popolazione che detiene la ricchezza mondiale: non è più così da anni, e https è fra i primi ad aver applicato questo atteggiamento etico ai propri prodotti, nella convinzione che tutte le donne abbiano diritto a migliorarsi.

Cos’è la tecnologia

Ora che viviamo in un mondo altamente interconnesso, sempre più frenetico e automatizzato, la tecnologia ci sembra una cosa naturalmente legata all’aspetto meccanico e digitale dell’industria. Basta soffermarsi un attimo sul termine “tecnologia” per scoprire che il nostro cervello inconsciamente immagina telefoni cellulari, automobili ibride, internet, tablet, social network. Certamente questi sono alcune delle facce di quello che noi chiamiamo tecnologia, ma essa è molto più antica di quanto crediamo.

Innanzitutto bisogna comprendere il significato di tecnologia, senza cadere nell’errore di farla coincidere con tutto ciò che riguarda la novità e quindi il futuro. Per millenni, una pentola di argilla è stata una delle migliori soluzioni tecnologiche dell’umanità. Sì, perché con tecnologia si intendono tutte quelle tecniche sviluppate e adoperate dagli esseri umani per la produzione di utensili in grado migliorare le proprie condizioni di vita e di aiutarli nella risoluzione dei problemi quotidiani e non.

Ora è più semplice comprendere perché, in un certo momento della nostra esistenza, anche gli utensili primitivi hanno rappresentato un enorme sviluppo tecnologico. Pensiamo alle prime armi ricavate dalla roccia per aumentare l’efficienza durante le battute di caccia, oppure alle pietre seghettate per tagliare la carne delle prede. Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia si sia sviluppata di pari passo con la nostra evoluzione da animali a esseri senzienti.

Ecco un’altra caratteristica specifica della tecnologia: ogni innovazione tecnologica provoca dei profondi cambiamenti nella società e modifica lo stile di vita dei suoi membri. Non a caso gli storici tendono a suddividere le epoche preistoriche a seconda del grado di tecnologia in possesso delle sue popolazioni: sono le famose età della pietra, del bronzo, del ferro.

Da questi fattori scaturisce una considerazione basilare: una delle distinzioni maggiormente evidenti tra uomo e animali è proprio il ricorso sistematico alle soluzioni tecnologiche. Se è vero che alcune specie si servono di “invenzioni” per ottenere i propri scopi (basti pensare agli scimpanzé, ai pappagalli, ai polpi, tutti in grado di creare e padroneggiare utensili di vario tipo), è altrettanto concreto il fatto che solo la nostra specie è stata capace di fondare e organizzare la propria società sulla tecnologia.

Guardiamoci attorno oggi: dalla produzione di armi rudimentali e oggetti semplici per cucinare, adesso siamo padroni di un livello tecnologico che ci consente di realizzare una miriade di oggetti dei quali non possiamo più fare a meno, tanto che solo l’idea di tornare indietro, a un modo di vivere meno connesso, sembra utopica. Potremmo fare a meno di automobili, treni, aerei, computer e smartphone? Probabilmente no, perché questi sono alcuni dei prodotti più eclatanti e di maggior uso, ma la risposta non cambierebbe se ci chiedessimo: “possiamo fare a meno degli occhiali, delle scarpe, delle medicine, dei materassi?”

A cosa si riferisce la tecnologia

Dopo aver cercato di comprendere il significato di tecnologia e il ruolo cruciale che essa svolge nelle nostre vite fin dalla notte dei tempi, è ora importante capirne gli usi e gettare uno sguardo sulla sua evoluzione nel corso della storia umana.

Come abbiamo visto, la parola tecnologia si riferisce a un’ampia varietà di tecniche che, sinteticamente parlando, utilizziamo per:

• la produzione di oggetti che non comprendono soltanto le cose materiali (armi, cibo, arredamento, accessori e via discorrendo), ma anche l’energia (combustibili di ogni tipologia);

• la realizzazione di prodotti digitali e informatici (software e codici);

• le procedure di automazione (come la domotica e la robotica).

Come si evince da questo breve elenco, non possiamo parlare di tecnologia in astratto ma dobbiamo sempre associare a essa un’altra parola che possa definirne il settore o l’ambito. A seconda di questa associazione, abbiamo come risultato le differenti tipologie di tecnologia di cui ci serviamo attualmente per far vivere e progredire il nostro mondo:

• tecnologia dei materiali;

• tecnologia meccanica e delle costruzioni;

• tecnologia alimentare;

• tecnologia elettronica;

• tecnologia delle comunicazioni;

• tecnologia informatica.

È dunque evidente come la tecnologia sia ormai un elemento fondante delle nostre vite, la cui importanza riverbera in ogni aspetto di ciò che facciamo, utilizziamo, produciamo, mangiamo e realizziamo. Proprio per questo ormai non possiamo sottrarci al dibattito che ha come oggetto il nostro rapporto con l’innovazione. Cosa deve fare la tecnologia per noi nel futuro, considerando che i tempi di innovazione sono sempre più rapidi? Come dobbiamo affrontare le sfide che ci si porranno davanti riguardo la sicurezza, la sostenibilità, il cambiamento climatico e l’equità?

La risposta che possiamo dare alla prima domanda è questa: la tecnologia deve migliorare il mondo in cui viviamo. Le nuove tecnologie devono essere usate per affrontare i temi più importanti della nostra epoca, semplificando percorsi che sono troppo tortuosi, minimizzando gli impatti a livello ambientale, aumentando il progresso culturale mediante la riduzione delle disuguaglianze.

Alla seconda domanda rispondiamo sottolineando il nostro ruolo attivo nel processo tecnologico e dunque tutte le nostre responsabilità: per un futuro migliore, la tecnologia non potrà prescindere da un cambiamento delle nostre abitudini, riducendo gli sprechi, promuovendo una maggiore equità, lavorando per una società inclusiva.

Breve storia della tecnologia

Abbiamo già accennato al fatto che la tecnologia sia comparsa con l’essere umano, tanto da essere considerata un tratto distintivo della nostra specie. Il balzo in avanti più significativo dei nostri progenitori preistorici corrisponde alla scoperta e al padroneggiamento del fuoco. Fu quello un momento cruciale per la nostra evoluzione, che 10.000 anni fa ci trasformò da cacciatori-raccoglitori nomadi in agricoltori e allevatori sedentari.

Una fissa dimora, animali addomesticati, campi coltivati: questi servirono a creare i primi villaggi e poi le città, le prime forme di società moderna che conosciamo. La tecnologia è diventata quindi uno strumento al servizio delle attività artigianali (filatura), di produzione del cibo, di realizzazione degli utensili (estrazione e lavorazione dei metalli, creazione della ruota, dei vasi di terracotta, dei carri da trasporto).

I progressi in ambito architettonico e ingegneristico si devono agli antichi Greci e Romani, maestri nella costruzione di templi, palazzi e opere pubbliche quali ponti e acquedotti. Nel Medioevo Arabi e Cinesi furono protagonisti delle scoperte in ambito algebrico e astronomico. Intorno al 1700 l’Europa diede vita alla prima rivoluzione industriale con la creazione delle macchine a vapore alimentate dal carbone che trasformarono la società di allora, riorganizzandone le abitudini (e creando il proletariato).

Una seconda rivoluzione guidata dalla crescente egemonia degli Stati Uniti consistette nelle conquiste in campo scientifico: materiali come l’acciaio e fonti energetiche sempre più efficienti per produrre l’elettricità cambiarono ancora il volto del mondo occidentale… e non solo.

La scoperta del petrolio definì ulteriormente le caratteristiche della società moderna, che nel frattempo aveva avuto modo di padroneggiare l’energia atomica e di inventare internet. Insomma, di dare il definitivo via a quella che oggi chiamiamo globalizzazione.

Le tecnologie più importanti del XX secolo – parte 1

Come sarebbe il nostro presente senza alcune delle invenzioni che più hanno cambiato il corso degli eventi? Probabilmente non riusciamo a rendercene conto, ma alcune di esse sono state epocali. Andiamo a scoprire quali sono!

Antibiotici e vaccini

Ecco uno di quegli ambiti a cui non facciamo molto caso pensando alla tecnologia, eppure è grazie all’evoluzione tecnologica che oggi siamo in grado di curare tantissime malattie. Ci sono voluti secoli per scoprire gli antibiotici contro i batteri e i vaccini contro i virus.

Aerei

Dai primi pionieristici voli alla fine del 1800 alle aviazioni statunitensi e tedesche che hanno devastato l’Europa durante la prima e la seconda guerra mondiale. L’evoluzione degli aeroplani è stata repentina e ha rappresentato uno dei sogni reconditi degli esseri umani, quello di volare. Oggi ci sembra del tutto normale attraversare il mondo in meno di 24 ore!

Bomba atomica

Come successo per gli aerei, la nostra tendenza a utilizzare delle tecnologie innovative per scopi bellici è emersa anche con la scoperta dell’atomo e dell’energia in esso contenuta. Tristemente celebre è l’uso della bomba atomica da parte degli Stati Uniti per chiudere il secondo conflitto mondiale con l’annientamento del Giappone a Hiroshima e Nagasaki.

Le tecnologie più importanti del XX secolo – parte 2

Microchip

Anche se noti già nel XIX secolo, i circuiti integrati possono essere sfruttati a livello commerciale solo a partire dalla seconda metà del 1900. Il progresso tecnologico ha infatti ridotto le dimensioni dei circuiti (chiamati infatti microchip) e aumentato la loro potenza. Oggi nessuno dei dispositivi che utilizziamo abitualmente potrebbe funzionare senza il piccolo motore che sta al loro interno.

Computer

Forse non la più importante ma sicuramente quella che maggiormente ha modificato le nostre abitudini. I computer sono entrati nelle nostre case in modo massiccio a partire dagli anni 90, dopo una fase in cui le loro dimensioni erano troppo grandi per poterli considerare dei prodotti di consumo.

Internet

Internet può essere considerata l’invenzione tecnologica più radicale e rilevante del secolo, quella che ha davvero cambiato ciò che siamo e il modo in cui interagiamo nella vita di tutti i giorni. Tutto parte dalla creazione del “world wide web”, il sistema di collegamento tra computer.

Gli smartphone

Possiamo considerare gli smartphone come dei mini computer con enormi potenzialità di utilizzo che poco hanno a che fare, ormai, col mondo della telefonia. Li utilizziamo ogni secondo per restare sempre connessi in una enorme rete globale dove ci scambiamo di continuo dati e informazioni.